Andrea Lorenzon
L’unico non Veneziano del gruppo, Andrea arriva dalla terra ferma, precisamente da Jesolo. Figlio d’arte di Mauro Lorenzon, che fin da piccolo gli ha trasmesso la passione per il mestiere, anche se Andrea ha preso la sua strada abbracciando la filosofia dei vini naturali a fermentazione spontanea.
È il “Kung-Fu Panda” del gruppo, e vuole sgretolare quei chiodi fissi e pregiudizi che aleggiano attorno ai vini naturali, ricercando al contempo la qualità di un vino fatto bene, sano, e che rispecchi i principi e i valori artigianali.
Andrea sostiene che non si debba scegliere solo il vino, ma soprattutto i luoghi del vino, così da far nascere il desiderio di intraprendere un viaggio, anche se la meta non è sempre così definita.
Vitigno del cuore:
La Malvasia: un vitigno intriso di storia e ampiamente diffuso nel Mediterraneo. Un esempio perfetto di come il terroir influenzi radicalmente le caratteristiche dell’uva e del vino che ne deriva.
Dove lo puoi trovare:
Ristorante CoVino, Venezia
Dario Spezzamonte
Dietro al banco da quando aveva 18 anni, nel 2009 frequenta il corso da sommelier, prima di aprire nel 2010 il suo primo locale a Venezia, l’Osteria La Staffa. Il locale si trovava a due passi da La Mascareta di Mauro Lorenzon dove Dario andava spesso con i colleghi a fine servizio, ed è proprio qui che inizia ad approfondire il mondo dei vini naturali. Nel 2014 apre il ristorante Estro – Vino e Cucina assieme al fratello e decide di proporre esclusivamente vini naturali.
Dario ritiene che ci sia molta confusione e poca consapevolezza nel pubblico che cerca vino naturale, e con Guarda mamma, senza solfiti! vuole offrire un punto di vista da insider che possa far capire meglio alcuni aspetti a chi non ha la possibilità, come i ristoratori, di essere in contatto con produttori, distributori ed esperti del settore.
Vitigno del cuore:
La Garganega, da sempre. Un vitigno poetico nella sua semplicità, e rappresentativo di territori abusati come quelli di Soave e Gambellara, ormai quasi esclusivamente ad appannaggio di grandi aziende. Proprio per questo è un vitigno che rappresenta al meglio le differenze tra “vino convenzionale” e vino naturale -oltre ad esprimere un carattere difficilmente eguagliabile.
Dove lo puoi trovare:
Estro – Vino e Cucina, Venezia
Lorenzo Benelli
Lorenzo arriva al vino dopo una serie di tragici tentativi di trovare sé stesso, prima con la musica, poi studiando antropologia. Anche babbo Cesare era in prima linea per i vini naturali, assieme a Mauro Lorenzon, e anche non volendo il palato di Lorenzo si è tarato su vini espressivi e territoriali.
Lorenzo è per metà americano, e pensando al modo migliore per divulgare e fare chiarezza sui vini naturali, ha convinto Dario e Andrea ad optare per il podcast.
Il vitigno del cuore:
Per Lorenzo il punto non è il vitigno, ma il fatto che si possa finalmente tornare a parlare di vitigni come espressione di un territorio e dell’interpretazione del vignaiolo. Se proprio deve dirne uno è il Poulsard, che incarna quei vini caustici e speziati che poco hanno a vedere con i vini “convenzionali”, e che gli ha fatto scoprire un territorio interessante come la Jura.
Dove lo puoi trovare:
Ristorante Al Covo, Venezia